El Golfo: un villaggio che sembra uscito da un quadro

El Golfo: un villaggio che sembra uscito da un quadro

El Golfo: un villaggio di pescatori uscito direttamente da un quadro
Se avete letto i precedenti articoli della guida di Lanzarote, sapete già che l’isola è di origine vulcanica, con grandi vallate di rocce formatesi dal raffreddamento del magma. Queste rocce, adattandosi nei secoli agli agenti atmosferici, hanno dato vita a paesaggi pittoreschi come se fossero stati modellati da un artista supremo.
In mezzo a questi paesaggi troviamo El Golfo: un villaggio di pescatori che sembra essere uscito direttamente da un quadro.
Situato sulla costa sud occidentale dell’isola e circondato dal Parco Nazionale del Timanfaya, nelle sue piccole dimensioni questo paesino racchiude innumerevoli bellezze di cui è impossibile non rimanerne affascinati a prima vista.
El Golfo si estende sulla costa, caratterizzata da sabbia fine e nera, creando un gioco di contrasti eccezionale con il colore rosso delle rocce e il blu cobalto del mare.
Di seguito gli elementi principali che rendono unico questo posto:

• Charco de los Clicos

Questa è sicuramente l’attrazione principale di El Golfo ed una delle più suggestive dell’isola.
Appena entrati nel villaggio con la vostra auto, parcheggiate nel piazzale sulla vostra sinistra. Da lì vi è un sentiero a piedi breve e agevole, tra le rocce di formazione vulcanica dalle incredibili forme e dal colore rosso. Alla fine del sentiero arriverete ad una specie di terrazza dalla quale potete ammirare dall’alto questo particolare lago verde: di questo colore a causa di alcune specie vegetali che vivono sulla superficie delle sue acque.
Noterete che il lago è situato in una mezzaluna rocciosa, separato dal mare solo da una lingua di sabbia nera. Questa mezzaluna è in realtà un cratere vulcanico, e nel punto in cui è sprofondato sotto il livello del mare si è creato questo lago suggestivo, che comunica con l’oceano attraverso un canale sotterraneo.
Il lago è una Riserva Naturale e per questo non è possibile avvicinarsi per farsi il bagno al suo interno!

• Villaggio tipico di pescatori

Entrando nel paese, noterete che la quiete e la tranquillità regnano sovrani, come se ci trovassimo in altri tempi. Le tipiche casette bianche lanzatoreñe ne fanno una cornice suggestiva.

• Spiaggia dalla sabbia nera

La spiaggia di El Golfo è formata da fine sabbia nera con ciottoli ed è popolata da moltissimi gabbiani.
Alcune casette bianche a forma cubica, collocate vicino al mare, fanno da cornice a questa spiaggia.
Essendo sulla costa ovest, da questa spiaggia è possibile osservare i tramonti più suggestivi dell’isola!

• Ristoranti di cucina canaria

Se passate per El Golfo non potete non fermarvi in uno dei suoi ristoranti! Le loro specialità sono tutte canarie, così da poter godere delle prelibatezze tipiche, in particolare del pesce freschissimo pescato a pochi metri da dove lo state mangiando e magari sorseggiando un buon vino bianco locale! 😃

Come arrivare
• In auto
Prendete la strada LZ-2 fino a Yaiza. Da qui seguite le indicazioni per El Golfo.
• In autobus 
Partendo da Playa Blanca o da Arrecife, potete arrivare a El Golfo prendendo il bus numero 60.
Altre escursioni nei dintorni

• Los Hervideros

Vicino al villaggio di El Golfo potete arrivare con la macchina a Los Hervideros.
Los Hervideros è un’imponente scogliera vulcanica formatasi dal raffreddamento della lava a contatto con l’acqua marina. Il risultato di questa opera della natura è di un fascino disarmante!

• Salinas de Janubio

Qualche chilometro più a sud de Los Hervideros troviamo Las Salinas de Janubio: un’imponente salina costruita alla fine del 1800 ed ancora utilizzata!

Fa parte delle ZPS, zone di protezione speciale, in quanto al suo interno vivono specie animali e vegetali particolari.
(Altre informazioni riguardo Las Salinas de Janubio qui: http://salinasdejanubio.com )

 

Se avete commenti o dubbi riguardo El Golfo, lasciate un commento qui sotto!
Spiagge del Papagayo: un paradiso sulla Terra

Spiagge del Papagayo: un paradiso sulla Terra

Spiagge del Papagayo: un paradiso sulla Terra

Un’acqua cristallina da fare invidia ai Caraibi, sabbia dorata e innumerevoli calette dove perdersi indisturbati: queste sono le spiagge del Papagayo.

Le spiagge del Papagayo sono un insieme di calette dalla sabbia finissima suddivise tra loro da rocce massicce.
Ci troviamo nell’estremo sud dell’isola di Lanzarote, e per questo motivo possiamo godere quasi tutto l’anno di un tempo piacevole e soleggiato.
Queste spiagge sono riparate da un’alta scogliera che ci permette ci rilassarci senza aver paura di essere disturbati da folate di vento!
Come arrivare
E’ molto semplice arrivare alle spiagge del Papagayo se avete affittato un’auto. Da Playa Blanca, il più grande centro turistico all’estremo sud dell’isola, vi sono molte indicazioni stradali che vi conducono al sentiero per il Papagayo.
Dopo aver percorso alcuni chilometri di strada sterrata, vi ritroverete ad un bivio dove potrete scegliere quale spiaggia visitare per prima!
Se non avete l’auto, potete andare a piedi da Playa Blanca seguendo un percorso alternativo a quello delle auto, passando accanto alla costa. La durata a piedi è di circa mezz’ora, e vi consiglio di controllare le maree prima di avventurarvi: con la marea alta potrebbe essere un problema passare per la spiaggia!
Quanto costa
• In auto

Arrivando in auto dovrete percorrere una strada sterrata. All’inizio di questa strada vi sarà richiesto il pagamento di 3 euro a macchina.

 

• A piedi

Non è richiesto nessun pagamento se arrivate a piedi.

 

• Tour organizzati
Se decidete di affidarvi ad un tour operator e venire con un tour organizzato, i costi sono differenti per ogni compagnia.
Differenti spiagge

Come dicevo, le spiagge del Papagayo sono diverse calette una accanto all’altra e in meno di una giornata potete visitarle tutte.

Qui sotto vi mostro le 3 spiagge che preferisco!
Playa de Papagayo
Naturalmente è la più famosa ed anche la più bella: un mare cristallino pieno di contrasti, dal celeste al blu cobalto. Spiaggia di sabbia dorata finissima ed una scogliera che avvolgendo la baia la ripara dalle raffiche di vento.
Se avete fame e/o sete, sulla scogliera al lato della spiaggia vi sono alcuni chiringuitos pronti a soddisfare le vostre esigenze culinarie! 🙂
Playa del Pozo

Arrivando con l’auto, si trova alla destra della spiaggia del Papagayo.

Caleta del Congrio

Questa spiaggia, invece, si trova alla sinistra di quella del Papagayo. E’ la più grande tra le spiagge del Papagayo e forse anche la più tranquilla! Vista la grandezza, vi sentirete più rilassati con meno persone intorno a voi: per questo motivo noterete che in questa caletta molte persone praticano il nudismo.

Altre escursioni
Se vi piace camminare e fare trekking e vi trovate nei pressi di Papagayo, dovete sapere che queste spiagge fanno parte di un parco naturale chiamato Los Ajaches che è possibile esplorare attraverso un percorso.
Los Ajaches è l’area più antica dell’isola e comprende la parte più a sud di Lanzarote.
E’ una formazione vulcanica di grande rilievo archeologico: vi sono presenti grotte e tracce degli antichi pastori (fonte: ciaoisolecanarie.com ) .

L’intero percorso si estende per 6 chilometri, ha una durata di circa 5 ore e mezza e parte dalla cittadina di Femés, per poi costeggiare la parte meridionale dell’isola, terminando infine a Playa Blanca.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto e se avete dubbi o domande riguardo le spiagge del Papagayo lasciate pure un commento qui sotto!

Alla Scoperta del Parco Nazionale del Timanfaya

Alla Scoperta del Parco Nazionale del Timanfaya

Alla scoperta dei vulcani del Parco Nazionale del Timanfaya
La superficie di Lanzarote è cambiata molto nel corso dei secoli precedenti.
Tra il 1730 e il 1736, sull’isola si verificarono le più grandi e importanti eruzioni vulcaniche della storia delle isole canarie.
Per ben 6 anni la Terra fu scossa dalle centinaia di vulcani presenti sull’isola che inondarono il territorio con lava e rocce incandescenti modificando profondamente la geografia di Lanzarote. Interi paesi furono sommersi ed altri si salvarono miracolosamente.
Quando finalmente le eruzioni terminarono, il paesaggio assunse un aspetto che ricorda la superficie del pianeta Marte. Tutt’oggi questo paesaggio rimane ancora preservato, dandoci l’impressione che l’eruzione sia terminata non molto tempo fa.
Come arrivare al Parco
Purtroppo non è possibile arrivare in autobus, in quanto non vi sono fermate vicine al parco. Ci sono diverse compagnie turistiche che organizzano tour organizzati, ma io vi consiglio di affittare una macchina e dedicare mezza giornata alla visita di questo posto.
Potete arrivarci dalla parte sud dell’isola, passando per Yaiza, o dalla parte nord passando per Tinajo. In entrambe le parti, raggiunti questi paesi, troverete tantissime indicazioni stradali che vi condurranno al Parco senza problemi.
Quanto costa
Il Parco Nazionale del Timanfaya non è interamente visitabile.
Alcune zone sono inaccessibili per preservare il territorio, e le parti aperte al pubblico si possono esplorare attraverso due modi:
• Passeggiata in cammello
Costo: 6 euro a persona.
A bordo di un cammello è possibile fare una breve escursione sulla valle di un vulcano della durata di pochi minuti.
• Rotta dei vulcani
Costo: 10 euro a persona.

Questa opzione è quella più consigliata. All’entrata principale del parco potete comprare il biglietto che vi permetterà di salire con la vostra macchina attraverso un piccolo sentiero che vi condurrà sull’Isolotto di Hilario. Questa è la “base” del parco, dove dovete obbligatoriamente parcheggiare l’automobile per poi prendere un autobus (prezzo compreso nel biglietto d’entrata) che vi farà fare un tour di circa 40 minuti e 14 chilometri attraverso il Parco Nazionale del Timanfaya. Questo tour è veramente emozionante e suggestivo, e vi da la possibilità di vedere le valli più spettacolari di questo parco.

Ritornando alla base, vi sono diverse attività che potete svolgere, come ad esempio fare shopping al negozio di souvenir. Oppure potrete assistere alla dimostrazione dei Geyser artificiali che provengono dal sottosuolo tutt’oggi ardente.

Vi è presente anche un ristorante, ideato e progettato da César Manrique, dove i cibi sono cotti su una griglia riscaldata dal calore emesso dal sottosuolo vulcanico, una specie di barbecue naturale! Non fatevi ingannare dall’aspetto turistico del ristorante: i prezzi sono molto accessibili e la qualità del cibo è estremamente buona: una tappa obbligatoria prima di lasciare definitivamente il parco!

 

Se dopo questa visita non ne avete abbastanza di vulcani e paesaggi marziani, ci sono altre escursioni interessanti che potete fare fuori dal parco. La maggioranza sono escursioni a piedi, quindi richiedono un minimo di preparazione fisica, e sono gratis!

Di seguito alcune escursioni che vi consiglio:
Vulcano del Cuervo
Questo vulcano si trova in un’altra parte del parco e potete arrivarci con la vostra macchina. Non ci sono indicazioni stradali per arrivarci , quindi vi suggerisco di armarvi di cartina e/o navigatore per non perdervi! All’inizio del percorso c’è un piazzale accanto alla strada dove potete parcheggiare l’automobile. Da qui potete dirigervi verso il vulcano, potete fare un giro intorno ad esso o potete entrare direttamente dentro il suo cratere!
E’ un’esperienza molto affascinante e suggestiva! Se avete la fortuna di non trovare molte persone, potete godere dell’incredibile silenzio e pace che vi è all’interno del vulcano e, se ve la sentite, potete anche meditare! 🙂
Rotta della Caldera Blanca

Un’altra escursione interessante è quella della Caldera Blanca: un vulcano molto largo e alto, situato a nord del Parco Nazionale del Timanfaya. Raccomando questa visita a chi è preparato fisicamente a camminare molto: se avete dei problemi motori non è sicuramente un’escursione adatta a voi.

Noterete subito che questo vulcano è di un colore più chiaro rispetto agli altri presenti dentro al parco: il motivo è la sua età, ben 5000 anni! Nel corso dei millenni, con i vari agenti atmosferici, le sue rocce hanno assunto un colore simile al beige.

Questa rotta vi permette di salire fin sopra al cratere e godere di uno splendido panorama!
L’intera camminata è di 9,5 chilometri, per una durata di circa 3-4 ore.
Dovete parcheggiare la vostra macchina a Mancha Blanca, e da lì parte un percorso circolare che vi porta in cima al vulcano. Nel suo punto più alto potete ammirare da una parte il Parco Nazionale del Timanfaya, e dall’altra la Graciosa e il Risco di Famara!

Come ho già detto, il percorso non è semplice quindi preparatevi a fare molte salite e discese. Ma vedrete che una volta arrivati alla cima ne sarà valsa la pena! 🙂

Spero che questa guida vi sia di aiuto nello scoprire questo Parco suggestivo! Ricordatevi che se avete la tentazione di prendere come souvenir una pietra vulcanica verrete fermati all’aeroporto e vi verrà confiscata! Non è consentito raccogliere una pietra di un Parco Naturale protetto e portarvela a casa, quindi fate attenzione

Se avete alcune domande o suggerimenti, lasciatemi un commento qua sotto!

In conclusione vi lascio con la leggenda del diavolo del Timanfaya, simbolo del parco.

“La leggenda vuole che, al momento dell’esplosione del vulcano nei primi di settembre 1730, nel villaggio di Timanfaya (nome che più tardi ha ricevuto il vulcano), gli abitanti stavano celebrando il matrimonio di una coppia formata dal figlio dell’uomo più ricco della zona e la figlia di agricoltori di piante medicinali.
Era una coppia molto innamorata e con progetti per il futuro, e mentre ballavano la danza tipica della zona, la terra iniziò a tremare provocando una grande esplosione. Tutte le persone iniziarono a correre da una parte all’altra senza sapere dove rifugiarsi mentre cadevano rocce di grandi dimensioni in ogni angolo, frantumando case, seppellendo campi e distruggendo tutto ciò che c’era intorno.
La disgrazia colpì in pieno quella coppia di sposi, una grande roccia proveniente dalle viscere della terra cadde sulla sposa lasciandola sepolta sotto lo sguardo attonito dello sposo. Tale era la rabbia e la disperazione di quel ragazzo che, senza pensarci, raccolse da terra una forca a cinque punte per cercare di rimuovere la roccia sopra la moglie, ignorando le grida di tutti coloro che gli dicevano di desistere e che non c’era niente da fare. Egli non si arrese fino al punto che, senza sapere molto bene da dove gli stesse uscendo una forza di tale dimensioni, riuscì a spostare la pietra fumante con l’aiuto della sua forca e ad arrivare al corpo senza vita della sua amata. La prese tra le sue braccia e, senza lasciare la forca, cominciò a correre in cerca di rifugio, ma non lo trovò a causa della forza della natura.
Urlando, corse con il corpo di sua moglie finché le forze glielo permisero, scomparendo nella valle del Timanfaya tra le ceneri e il fumo di solfato che usciva fuori dal suolo. Era una notte di luna piena e, in un momento di chiarezza, tra la nube di cenere, gli abitanti videro in alto su una collina l’immagine di quel ragazzo con la forca a cinque punte, che gridava pieno di rabbia. Poco dopo, gradualmente, scomparse sotto la pioggia di cenere e lapilli.
In quel momento, tutti i sopravvissuti del popolo di Timanfaya dissero con lo stesso tono: “povero diavolo”.
Dal sangue fuoriuscito dal corpo della sposa si formarono per tutta la valle piante medicinali, molte di più di quelle che coltivavano i genitori. Tutti i sopravvissuti decisero di chiamare queste piante con i nomi dei due innamorati: lui si chiamava Aloe e lei Vera.
Anni dopo, ricostruendo la zona, ritrovarono il corpo pietrificato del ragazzo che stringeva ancora forte la sua forca. Povero diavolo!”
Informazioni Generali su Lanzarote

Informazioni Generali su Lanzarote

Lanzarote è l’isola dove vivo, il posto che mi ha cambiato la vita, e vorrei condividere con voi le bellezze racchiuse in questo angolo di paradiso!

Quest’isola presenta alcune caratteristiche uniche che difficilmente potete trovare altrove.

Eccone alcune.

• Pace e tranquillità.

Fuori dai centri turistici principali si possono trovare alcuni posti dove è possibile godere di una pace e un silenzio quasi surreale. Alcuni di questi paesaggi sembrano essere fuori dal tempo e dallo spazio.

• Paesaggio marziano.

Sull’isola vi sono più di 300 crateri vulcanici e la sua superficie è quasi tutta ricoperta da roccia vulcanica, che si è formata durante le varie eruzioni avvenute nei secoli passati. La sensazione che ci trasmette il Parco Nazionale del Timanfaya è quella di essere stati teletrasportati su un altro pianeta!

• Spiagge di tutti i tipi.

Impossibile rimanere delusi dalle spiagge: ce ne sono di tutti i tipi! Da quelle con la sabbia dorata e finissima a quelle con la sabbia nera, ma anche quelle rocciose che formano piscine naturali. Troverete senz’altro la vostra preferita!

• Sport

Non solo relax, quest’isola offre varie opportunità per praticare moltissimi sport in un paesaggio davvero suggestivo.  Lo sport più popolare è sicuramente il SURF: le isole canarie sono considerate da molti come le “Hawaii europee” e Lanzarote presenta tipi di onde adatti a qualunque livello, dai professionisti di El Quemao ai principianti e le scuole di surf di Famara.

• Cibo canario

La cucina canaria è estremamente sana e prelibata! Comprende principalmente pesce e frutti di mari freschissimi, carne e formaggio di capra e tantissima frutta e verdura. Tipiche sono le “Papas Arrugadas” , patate bollite con la buccia, e il “Gofio”: alimento di origine indigena ottenuto dalla macinazione di cereali tostati, col quale vengono prodotti diversi alimenti come dolci o zuppe.

• Miglior clima al mondo

L’arcipelago canario presenta un clima perfetto quasi tutto l’anno. La temperatura raramente scende sotto i 15 gradi o sale sopra i 26 gradi d’estate. E’ sempre molto ventilato e Lanzarote, essendo vicina alla costa africana, ha un clima caldo secco, con poca umidità.


Mi raccomando, se avete intenzione di visitare questa splendida isola, abbiate l’accortezza di rispettarla!

 

Lanzarote è riserva della Biosfera UNESCO dal 1993, un’isola con grandi parchi naturali e innumerevoli zone incontaminate. E’ un luogo dove la maggioranza delle opere create dall’uomo è a misura d’ambiente, integrando perfettamente lo sviluppo urbanistico con il territorio ecosostenibile.

Lanzarote è l’isola più a Nord dell’arcipelago Canario e dista solo 170 km dalla costa africana. Ha una popolazione di circa 140000 abitanti e la capitale è Arrecife. E’ la città più grande ed è dove si possono trovare tutti i servizi principali dell’isola: dall’ospedale al commissariato di Polizia.
Gli Hotel e i maggiori afflussi turistici sono concentrati in tre città: Playa Blanca, Puerto del Carmen e Costa Teguise.

Di fronte la costa settentrionale di Lanzarote possiamo trovare l’arcipelago Chinijo: un gruppo di piccole isole di cui fanno parte La Graciosa, Montaña Clara e Alegranza. Solo La Graciosa è abitata ed è l’unica raggiungibile con un battello dal porto di Orzola, al nord di Lanzarote.

Lanzarote è influenzata dalle opere dell’architetto nativo César Manrique. Personaggio poliedrico, grazie alla sua sensibilità verso la protezione e tutela dell’ambiente, l’isola tutt’ora conserva (ad esclusione dei poli turistici) il decreto governativo di vietare gli edifici superiori ai due piani e di un colore diverso dal bianco.

Se siete alla ricerca di una grande movida notturna rimarrete un po’ delusi. Solo a Puerto del Carmen o Arrecife potete trovare alcuni locali che rimangono aperti fino a tarda notte, e la maggior parte dei clienti sono turisti.
Spesso i vari paesi dell’isola organizzano, soprattutto d’estate, feste tradizionali locali che durano un weekend o poco più. Sono molto divertenti e aiutano a capire il vero spirito dell’isola, visto che la maggioranza dei partecipanti è gente del posto. Qui è possibile trovare mercatini, bancarelle con cibo e bibite, palcoscenici con diversi tipi di musica e tante altre iniziative per intrattenere il pubblico presente.


Come muoversi all’interno dell’isola

Se visitate Lanzarote, non potete rimanere tutto il tempo attorno allo stesso luogo dove alloggiate! L’isola è ricca di posti affascinanti e per raggiungerli avete diverse possibilità:

•Automobile

 

Questa è l’opzione che vi consiglio. Affittare un’auto è veramente economico su quest’isola! Vi sono diverse compagnie di noleggio all’interno dell’aeroporto, quindi appena atterrate avrete la vostra auto già pronta! Attenzione però, è sempre meglio prenotare qualche settimana prima dai vari siti internet delle compagnie.

Le compagnie con le quali mi sono trovata meglio fin’ora sono: Autoreisen, Cabrera Medina, Cicar o Payless.

Oltre ad essere un’opzione economica, avere un auto a disposizione sull’isola significa essere indipendenti e raggiungere qualunque luogo a qualsiasi orario.

•Autobus

 

L’isola di Lanzarote è fornita da un servizio di bus (“Guagua” in canario 😃 ) che vi permette di raggiungere i punti principali dell’isola. Se proprio non potete affittare un’auto, questa è l’opzione che fa per voi.
Cliccando qui potete trovare le linee di autobus con i loro orari.
Fate però attenzione che il servizio bus non copre interamente tutta l’isola, quindi per visitare alcuni posti è necessario chiamare un taxi.

•Tour organizzati

 

Se alloggiate in un hotel troverete sicuramente alcuni rappresentanti di tour operator che vi proporranno dei tour organizzati nei luoghi principali dell’isola. Con questa opzione, però, sarete completamente dipendenti dagli orari e dalle rotte previste del tour.

•Taxi

 

Questa è l’opzione più costosa e per questo vi consiglio di fare uso del Taxi solo siete a piedi e non avete altra possibilità per raggiungere un posto.

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